Dott.ssa Stella Cervasio "Garante degli animali"

Il comitato ambientalista Terra Dea, nella persona del suo presidente Enrico De Marco, pone alcune domande alla Dott.ssa Stella Cervasio, laurea in lettere e filosofia, educatore cinofilo, appassionata di etologia, Critico d’arte, giornalista di “Repubblica” dal 1985 e “Garante degli animali” per la città di Napoli. 


-- Dott.ssa Cervasio ci potrebbe spiegare il ruolo e le funzioni che riveste, come Garante degli animali, per la città di Napoli?

I garanti nei vari settori (detenuti, infanzia, privacy e diritti animali) sono figure delle autonomie locali " nominate di solito attraverso bandi pubblici per provata esperienza nel campo dagli enti pubblici. Le funzioni di un garante degli animali a livello comunale consiste nel ricevere le segnalazioni dai cittadini e denunciare o segnalare all'Autorità Giudiziaria i reati nei confronti degli animali, dare impulso ad indagini da parte della Polizia locale, della Asl e di altri enti. Vi sono anche implementazioni di progetti e campagne di sensibilizzazione contro l'abbandono di animali e progetti per migliorare l'esistenza e il benessere animale. Il Garante deve anche segnalare alla Giunta e al Consiglio l'opportunità di adottare provvedimenti supportando l'attuazione di linee guida per lo sviluppo di azioni finalizzate alla tutela degli animali.


-- I Comuni della Campania che volessero adottare la figura del Garante degli animali possono fare riferimento a Lei oppure possono istituire autonomamente un regolamento che prevede tale ruolo?

Molti, essendo stato il Comune di Napoli un'avanguardia rispetto a tutto il centro-sud Italia, mi chiedono quali siano le procedure, ma ciascun Comune procede per conto proprio, ovviamente, istituendo prima un Regolamento comunale per la tutela degli animali, e poi facendo nominare un Garante attraverso (di preferenza) un bando rivolto a chi possa avere una provata esperienza nel campo dei diritti animali. 



-- Lo spargimento di polveri velenose sui marciapiedi è un problema sia per gli animali sia per gli uomini, come si potrebbe risolvere, secondo Lei, questo pericolo?

Con la proposta "a monte" che ho rivolto al Ministero della Salute e alla Regione al termine del lockdown, quando gli animali, individuati da molti impropriamente come "portatori di malattie", sono rimasti vittime di decine e decine di avvelenamenti. Ho chiesto a ministro e governatore di istituire un registro presso gli esercizi commerciali che mettono in commercio sostanze velenose, proprio come avviene già con i fitofarmaci. Non è possibile che per acquistare un antibiotico dobbiamo esibire una prescrizione medica e per comprare un chilo di topicida o di lumachicina che possono ammazzare decine di animali - e anche bambini, sia detto per chiarezza, non si debba far altro che chiedere e pagare. 



-- Chiudere i WET MARKET è un grido che echeggia da ogni parte del mondo, Lei come Garante degli animali, come potrebbe sollecitare le Istituzioni italiane affinchè si arrivi alla chiusura dei WET MARKET ?

I Wet Market sono una istituzione esclusivamente asiatica e specificamente cinese. Un Garante può diffondere attraverso conferenze, campagne via social e interventi ovunque sia possibile (anche qui!) far sentire la propria voce, l'idea che vadano aboliti, in quanto non possono essere considerati istituzioni, ma barbarie allo stato puro e un pericolo per la salute pubblica mondiale, oltre che un'atrocità inammissibile nei confronti degli animali.


--Ci potrebbe parlare del progetto PAN ?

E' improprio definirlo progetto Pan, se parliamo della manifestazione annuale che l'associazione con la quale collaboro e che fondai con Susie Romano, che attualmente la presiede, svolge ogni anno al Pan, il museo pubblico comunale e che si intitola "Animal Day Napoli". Si tratta di una giornata dedicata ai diritti degli animali in cui ogni anno viene affrontato un tema diverso con alcuni dei massimi esperti italiani ed europei di quel settore: abbiamo parlato di sperimentazione, di allevamenti intensivi, di denunce e sequestri, e lo scorso anno di animali esotici, anticipando incredibilmente quello che sarebbe poi accaduto con il Covid-19 e le zoonosi che causano le pandemie. In quella giornata vengono anche premiati lavori progettati nei laboratori scolastici sui diritti animali, animalisti che si sono distinti per il loro valore e azioni positive nel campo dei diritti, veterinari che aiutano a sconfiggere il randagismo e collaboriamo con gli studenti di Design dell'Università Vanvitelli o con artisti internazionali per proiezioni, video e campagne visive. Tutto è a spese esclusivamente dell'associazione e dei suoi soci, oltre all'aiuto di qualche sostenitore che ci segue da sempre.