GRAND CENTRAL DREAM     
                     Viaggio nella stazione di New York tra arte, cinema e letteratura

Autori
STELLA CERVASIO
ALESSANDRO VACCARO

Stella Cervasio è giornalista del quotidiano la Repubblica e critico d’arte. Ha scritto libri d’arte, racconti e un romanzo per bambini.

Alessandro Vaccaro è giornalista con esperienze lavorative in la Repubblica, Ansa, Rai News 24 e RTL 102.5. È autore di contributi culturali a volumi collettivi.

 

Grand Central Terminal, a New York, è la stazione con più binari al mondo. Un luogo della mente, un riferimento per l’immaginario collettivo. Lo incontriamo nei best seller e nei romanzi di autori esordienti, nei capolavori del cinema e nelle pellicole meno note. Come in un gioco di specchi, libri e film rinviano a una realtà diversa da quella che conosciamo: un portale, che immette nel cuore di un sogno.

Ogni parte dell’edificio, inaugurato nel 1913 come struttura erede di Grand Central Depot, nato nel 1871, e di Grand Central Station, nel 1900, oltre a essere un richiamo alla storia e alle storie dell’arte, rimanda a racconti di vite sospese tra la quotidianità e una visione larger than life. Si parla del primo monumento che ha avuto un compito fondamentale: aprire gli occhi agli americani sul problema della tutela dei beni culturali.

Grand Central Terminal è una cosa e il suo contrario. È micro e macro: uno dei pochi luoghi di Manhattan dove, date le dimensioni, ci si potrebbe perdere. In chi vede e in chi descrive la stazione, il senso dello spazio e del tempo cambia. Il segreto del suo successo? È il viaggio: la chiave di volta per l’irrazionale, l’elemento che muove la mitologia a stelle e strisce, che da un viaggio ha origine e verso l’infinito oltrefrontiera tende e va.

La dedica di Stella Cervasio, a Francesca mia figlia.