RACCONTAMI QUALCOSA DI BELLO
di Massimo Vacchetta

Oltre a curare i ricci nel suo Centro, Massimo Vacchetta è molto impegnato sul fronte della divulgazione per sensibilizzare le persone sull'importanza di proteggere questi piccoli mammiferi insettivori che abitano il nostro pianeta da ben 65 milioni di anni e che dopo aver attraversato indenni i grandi cambiamenti delle varie ere e periodi geologici, si trovano ora in una situazione di grave difficoltà, principalmente a causa delle attività umane.

Per questo ha scritto diversi libri tra i quali il bestseller "25 grammi di felicità" tradotto in 14 lingue.

Il suo ultimo lavoro, pubblicato in ottobre, s'intitola "Raccontami qualcosa di bello" e rappresenta il terzo capitolo della saga dei ricci.

Un libro che si legge tutto d'un fiato, pieno di passione e umanità, nel senso migliore di questo termine.

Le storie tenere e commoventi dei ricci, ospiti stabili o di passaggio del Centro, s' intrecciano con la vicenda di Kasya, una delfina rimasta sola e abbandonata in un delfinario iraniano chiuso a causa della pandemia, e del suo incredibile e rocambolesco salvataggio.

Storie e personaggi fanno da corrolario ad uno spaccato della vita quotidiana di Massimo al Centro: le sue gioie, i momenti di sconforto, il suo sguardo libero e trasparente rivolto verso i dolci declivi delle basse Langhe e proiettato verso un futuro migliore per tutti!


Il Centro Recupero Ricci La Ninna 


Chi siamo

Il Centro Recupero Ricci La Ninna nasce nelle Langhe Cuneesi, a Novello, nel 2014 dall'idea del veterinario Massimo Vacchetta che, dopo l'incontro con una piccola riccia orfana -Ninna per l'appunto- decide di dare una svolta radicale alla propria vita.

Lascia la sua professione di veterinario per bovini dopo più di vent'anni di onorata carriera, e dà vita all'unico Centro in Italia totalmente dedicato al soccorso, alla cura e alla riabilitazione del riccio europeo (Erinaceus europaeus).

Al Centro Recupero Ricci La Ninna ogni anno vengono ricoverati e curati centinaia di ricci, in gran parte "vittime collaterali" delle attività umane: arrivano ricci feriti o mutilati da decespugliatori e tagliaerba, ustionati dal fuoco appiccato a cumuli di foglie e ramaglie sotto i quali amano nascondersi. Ricci caduti in tombini lasciati aperti, avvelenati da lumachicidi, finiti intrappolati nelle maglie di reti di recinzione, ricci incastrati in rifiuti di plastica, investiti dalle automobili...

La maggior parte di essi, una volta guariti, viene restituita alla libertà in aree idonee, lontano da strade trafficate e colture intensive.

Quelli invece che hanno riportato danni tale da comprometterne la sopravvivenza allo stato brado, trovano nel centro aree apposite dove vivere in condizioni di libertà controllata, mentre quelli con disabilità grave vengono amorevolmente accuditi all'interno del Centro stesso.


Dott. Massimo Vacchetta
 

NARZOLE

NARZOLE

A volte i dolci ricordi colpiscono allo stomaco come un pugno, togliendoti il fiato...

Meno male che ci sono tutti gli altri bisognosi di cure a tenermi impegnato...

Ciao Narzole, ti penso sempre...

(Dalla pagina di fb Centro Recupero Ricci “La Ninna”)




CASIMIRA e la pappa

CASIMIRA e la pappa

La sua è una presenza che ha molti significati per me.

La cicatrice che ha sulla schiena ne nasconde un'altra più profonda, invisibile, quella di un ragazzo, Daniele, che aveva solo 23 anni...

Daniele aveva salvato la vita a questa creatura e in cambio Casimira aveva lasciato in lui un piccolo seme d'amore, che questo ragazzo, maltrattato dalla vita, si è portato via con sé...

"I miei giorni alla Ninna, anche se pochi, sono stati tra i più belli della mia vita".

Aveva detto un giorno.

"Vorrei tanto ritornare da voi, da Casimira appena la pandemia finisce".

È stato il suo ultimo desiderio.

Ti avevo detto di sì, Daniele, che un giorno non lontano saresti stato di nuovo tra gli esseri che tanto ti avevano coinvolto...

Sai cosa penso Daniele?

Che tu sei e sarai sempre qui con noi, perché in fondo non sei mai andato via dal mio cuore...

Ogni volta che prendo in braccio Casimira ti penso, avete gli stessi occhi innocenti e puri...

Sono felice di avere scritto la vostra storia, è un modo per dirvi che vi voglio bene...

    La storia di Daniele e Casimira è raccontata nell'ultimo libro "RACCONTAMI QUALCOSA DI BELLO" che potete trovare in tutte le librerie e nei negozi on-line.

(Dalla pagina di fb Centro Recupero Ricci “La Ninna”)