Salviamo il quartiere Macanno minacciato dal cemento 

ll comitato Terra Dea da sempre dà il suo contributo a tutti coloro che si interessano delle problematiche legate all’ambiente, non limitandosi solo al territorio di San Giorgio a Cremano.

Questa volta daremo forza ed eco ad una battaglia che il Comitato Macanno di Cattolica (RN) sta portando avanti insieme al suo Presidente, Simona Iacubino, per dire NO all’ampliamento dell'attuale supermercato del quartiere Macanno di Cattolica.

Vogliamo supportare, seppur lontani, chi in questo momento sta lottando per proteggere “un quartiere green minacciato dal cemento”.

Per questo motivo abbiamo deciso di promuovere la petizione del Comitato Macanno inserendola nel sito www.terradea.it  affinchè da San Giorgio a Cremano (Na), città di Massimo Troisi, arrivi all’Amministrazione del Comune di Cattolica, il nostro NO a cementificazioni nel quartiere di Macanno.

 Enrico De Marco (Presidente del comitato Ambientalista Terra Dea)

 #Bastaconsumodelsuolo  

di seguito la Petizione  

Salviamo il quartiere Macanno minacciato dal cemento

DICIAMO NO…

…all'ampliamento sconsiderato dell'attuale supermercato del quartiere Macanno: il progetto prevede un edificio con una superficie che supera i 2.000 mq, un'estensione quadruplicata: più grande persino del Diamante!

Tuteliamo e rivalutiamo i nostri negozi di vicinato, che stanno purtroppo sparendo a causa della crisi economica.

 

DICIAMO NO…

…alla trasformazione del quartiere Macanno in un'area commerciale con intenso traffico di automezzi e camion di rifornimento.

Tuteliamo la tranquillità del nostro quartiere, che ospita scuole, campi sportivi e l’ospedale e dove ci si può spostare a piedi e in bicicletta in sicurezza.

 

DICIAMO NO…

…all’ulteriore cemento che coprirà un’area verde di 10.000 mq in uno degli unici quartieri di Cattolica che ancora può vantare un po’ di natura.

Tuteliamo il verde del quartiere prima che sia troppo tardi.

 

Petizione “Cemento oltre le cose” per fermare il progetto del nuovo Conad Macanno al vaglio dell’Amministrazione

Premessa: un quartiere “green” minacciato dal cemento

Il quartiere Macanno è da sempre il quartiere “verde” di Cattolica; di natura residenziale e periferica (vi si concentrano inoltre il maggior numero di alloggi di edilizia sociale), nel suo territorio sorgono impianti sportivi, l’ospedale, scuole medie e alcuni esercizi commerciali; tra questi, il supermercato Conad Macanno, un cosiddetto supermercato di quartiere, con la clientela abituale composta dai residenti nelle vicinanze.

L’attuale Amministrazione ha programmato nei prossimi mesi una serie di interventi dal notevole impatto per il quartiere: se realizzati, porteranno all'eliminazione di larga parte delle aree verdi rimaste. Citiamo il progetto dell’ingresso della stazione lato monte, con la realizzazione di parcheggi nell'attuale parco adiacente alla ferrovia; la nuova scuola nell'area verde del “pistino delle bici”, sotto il “fungo” dell'acquedotto (parco di via della Chiesa); il progetto di edilizia sociale tra via Salk e via Curie, nell'area verde vicino la parrocchia di San Benedetto; infine, il nuovo supermercato Conad Macanno che, insieme ai parcheggi annessi, occuperà quasi tutta l'area verde che costeggia via Indipendenza dal sottopassaggio ferroviario alla rotonda di via F. da Rimini.

Da supermercato di quartiere a principale centro GDO della città e dei territori limitrofi: diciamo no all'ampliamento sconsiderato dell'attuale Conad Macanno.

La nuova costruzione, che sorgerà sull'attuale area verde di 13.000 metri quadrati tra via Indipendenza e via F. da Rimini, e il cui progetto è stato accolto dalla Giunta lo scorso 3 marzo affinché partisse l’iter amministrativo di approvazione, quadruplicherà l'estensione attuale della struttura per trasformare quello che è ad oggi un supermercato di quartiere in un centro di grande distribuzione. La futura struttura, con i suoi 1.473 metri quadri di superficie di vendita, sarà più estesa del Conad Diamante, ad ora il più grande supermercato di Cattolica. Non solo: il resto dell'attuale area verde sarà trasformato per lo più in un ampio parcheggio di auto (oltre 3.000 metri quadri di posti auto).

 

 

Perché no: in piena crisi economica, rivalutiamo i negozi di vicinato.

Il lockdown ha valorizzato le relazioni di vicinato, incluse quelle con le attività commerciali dei propri quartieri. Anche il supermercato Macanno ha ricoperto un ruolo importante, quale punto di riferimento per gli acquisti, durante i due mesi di lockdown e anche nei mesi di crisi sociale che ne sono seguiti. Tra l'altro, insieme al comitato di quartiere, i residenti hanno dato vita a un'iniziativa solidale denominata “spesa solidale” presso i suoi locali, iniziativa tuttora in corso, con cui si possono riempire scatoloni con donazioni di prodotti alimentari basilari (latte, biscotti, pasta, passata di pomodoro...) che poi vengono consegnati, tramite volontari, a famiglie del quartiere in difficoltà. Il Conad non ha partecipato e non partecipa alle donazioni, ma è stato luogo deputato alla raccolta delle stesse, in quanto esercizio commerciale con prodotti alimentari di riferimento del quartiere. Snaturare questa “indole” di supermercato “locale”, trasformandolo in megastore per la città e per i paesi limitrofi, non risponde alle attuali esigenze dei cittadini, in un momento di difficoltà economica e sociale in cui la capacità di spesa risulta comunque ridotta. Oltretutto, non si tengono conto delle conseguenze sui piccoli negozi di prodotti alimentari esistenti nel quartiere (panificio, pescheria, gastronomia, bar...) che certamente risentiranno negativamente di tale trasformazione. Se dovessero chiudere, si perderebbero non solo esercizi commerciali (con relativi lavoratori e lavoratrici), ma vere e proprie attività di pubblica utilità, come si sono dimostrate durante il lockdown per i residenti del quartiere.

 

Perché no: per non trasformare un quartiere residenziale, vicino al centro cittadino, a scuole e campi sportivi in un'area commerciale con intenso traffico di automezzi e camion di rifornimento.

Inserire un centro commerciale di tali dimensioni all'interno di un'area residenziale avrà chiaramente conseguenze su viabilità e sicurezza degli attori della strada, e sull’inquinamento acustico. L'asse viario di via Indipendenza/via Francesca da Rimini/via del Cacciatore verrà “sovraccaricato”: già ad oggi è il percorso di collegamento tra il Macanno e il centro cittadino/mare, tra ospedale, campo sportivo e centro città, tra quartiere e parco cittadino e piscina: tutti punti di interesse che comportano una certa intensità di traffico cittadino. Aggiungendo a questo carico veicolare il traffico legato alle centinaia di automobili previste per chi si recherà quotidianamente a fare spesa e, soprattutto, quello dei camion di rifornimento del supermercato (e del bar annesso) — 'al lavoro' fin dalle prime ore della mattina — è comprensibile come la natura del quartiere verrà stravolta. La stessa “Relazione di sostenibilità ambientale” del progetto, depositato presso l'Amministrazione, stima un aumento del 60% del traffico veicolare in via Indipendenza. Il progetto attuale inoltre prevede l'eliminazione degli attuali marciapiedi su via Francesca da Rimini e via Cacciatore, che ad oggi restano non solo utilizzati dai pedoni, ma anche da famiglie con minori in bicicletta che si recano al parco cittadino o al mare,. Ciò determinerà anche una viabilità a rischio per pedoni e ciclisti, di tutte le età.

Perché no: per salvare un'oasi di alberi e fauna autoctona.

L'innesto in questa area di un grande supermercato avrà enormi conseguenze sull'ambiente e sulla qualità della vita dei residenti del quartiere. Nell'attuale, estesa, area verde vi sono numerosi alberi autoctoni che saranno destinati a fine certa con l'apertura dei cantieri. Questi alberi sono la casa a loro volta di volatili come tortore, gufi e civette, la cui presenza va difesa a tutti i costi sul nostro territorio. In dettaglio, saranno tagliati 11 tigli e 7 pini e ancora, numerose acacie, biancospini, meli, aceri ciliegi, fichi e susini distribuiti sia su suolo pubblico che privato. È presente inoltre un pioppo monumentale su via Indipendenza che verrà interessato dai lavori di costruzione di una rotatoria e “costretto” a vivere su una nuova biforcazione che dalla via porterà ai parcheggi: il nuovo contesto metterà di fatto a rischio la sua tenuta ed esistenza. Infine, per comprendere meglio la rilevanza di questa 'oasi verde' vicino al centro cittadino, basti pensare che anni fa è stato avvistato un capriolo che vi ha trovato rifugio per diverse settimane.

Perché no: perché amiamo il nostro quartiere, tranquillo, vivibile, dove si può andare a fare la spesa, a scuola, in centro a piedi e in bicicletta in sicurezza.